Equidistanze

Equitraversata carnica

Un viaggio a cavallo sulle Alpi Carniche

Da diverso tempo andavamo discutendo tra noi il progetto di un percorso a cavallo che ricalcasse il più possibile il grande itinerario escursionistico chiamato "TRAVERSATA CARNICA", che stando sulla cresta di confine tra l'Italia e l'Austria collega Tarvisio in Friuli con San Candido in Sudtirolo, per uno sviluppo di 250 km circa e un dislivello complessivo di ben 22.000 metri, toccando ambienti suggestivi e incontaminati come pochi altri sulle Alpi. Il nostro intendimento era quello di studiare un itinerario ripetibile, accessibile a tutti i cavalieri e che potesse costituire l'abbozzo di una futura IPPOVIA DELLE ALPI CARNICHE.

 Tramonto a Malga Moraret, sotto il Coglians

Ma il percorso che per gli escursionisti non riserva alcuna difficoltà logistica, in quanto ben segnalato e dotato di buoni punti di appoggio, può creare - e lo sapevamo - problemi insormontabili a chi voglia seguirlo a cavallo, soprattutto perché i sentieri e le mulattiere non consentono più il passaggio di quadrupedi: spesso una piccola frana o un unico, piccolissimo passaggio su roccette o un ponticello stretto e instabile possono costringere a lunghe deviazioni o addirittura a ripercorrere a ritroso per ore il proprio cammino. Il ripristino di queste mulattiere non comporterebbe un grande costo e permetterebbe di conservare un patrimonio storico che potrebbe rivivere grazie allo sviluppo del turismo equestre. Prima di partire a cavallo abbiamo effettuato alcune ricognizioni a piedi nei punti chiave e contemporaneamente abbiamo portato in quasi tutti i punti sosta stabiliti le razioni di avena per i nostri cavalli, essendo impossibile reperire cereali in loco. A parte questo, tutto il resto dei bagagli lo portiamo naturalmente con noi sulle selle e siamo attrezzati anche per eventuali bivacchi all'aperto.

Va da sé che abbiamo totalmente escluso i passaggi rischiosi per i nostri compagni di marcia, Terek, un anglo-arabo-sardo di sei anni, e Perla, S.I. di 10 anni. Ciononostante i terreni impervi e rocciosi che abbiamo attraversato non sono da sottovalutare minimamente e molti passaggi su sentieri esposti richiedono preparazione adeguata per i cavalli e i cavalieri. Soprattutto per chi non ha pratica di montagna è consigliabile rivolgersi a una guida esperta.

 I cardi, la leccornia preferita di Terek

Fedeli alla nostra abitudine di partire a cavallo da casa, lasciamo Premariacco, il nostro paese, al mattino del 14 agosto,avendo come prima meta il Centro Ippico Campo di Bonis a Taipana. Dopo altri tre giorni di marcia, con soste rispettivamente al centro sportivo Pian dei Ciclamini al Passo di Tanamea, all'ex maneggio di Chiusaforte, e all'Agriturismo Malga Oitzinger in val Saisera, solo il 18 agosto possiamo dire di iniziare veramente l'Equitraversata Carnica, partendo da Tarvisio m 750 e raggiungendo lungo la Val Bartolo il crinale di confine con una bella strada forestale. Sosta alla malga austriaca Acomizza a m 1712 per un enorme piatto di speck e formaggio, mentre a Perla e Terek spetta per pranzo la solita musetta con due kg di avena, la seconda delle tre razioni giornaliere di "companatico" loro destinate. Nel pomeriggio sempre su strada forestale scendiamo la val Filza e risaliamo a Malga Priu, m 1255, incantevole agriturismo dove si respira davvero un clima di altri tempi, lontani dallo stress e dal traffico. Il proprietario sig. Guido Della Mea si dà molto da fare per sistemare nel migliore dei modi Perla e Terek sotto la tettoia del fienile, mentre sua moglie Renata si affaccenda ai fornelli per gli ospiti "a due zampe".

Mercoledì 19 agosto: Guido ci disegna su un tovagliolo di carta una dettagliatissima mappa del percorso odierno, perché non è riportato nemmeno nelle ottime carte in scala 1 : 25.000 della casa editrice Tabacco di Feletto Umberto. Si tratta infatti di una delle solite piste forestali fantasma, costruita recentemente e che finisce... nel nulla. Solo conoscendo perfettamente la zona è possibile continuare il percorso e raccordare una strada all'altra senza perdere quota o fare giri viziosi. Dal cocuzzolo della Cima Bella ci avvista un branco di imponenti cavalli Norici che in men che non si dica si avvicina curioso e anche un po' minaccioso. Memori di storie già sentite di stalloni attaccabrighe passiamo qualche minuto di vero panico perché i Norici non si lasciano facilmente convincere a girare alla larga. Dalla sella di Fontanafredda m 1692 scendiamo in Austria e ci fermiamo per la notte all'accogliente e romantica Egger Alm m 1415, una malga con servizio di alberghetto. Perla e Terek hanno a disposizione un piccolo recinto accanto alla stalla delle mucche, dove comunque possiamo metterli al coperto dopo la mungitura serale, quando le mucche tornano al pascolo.

 Val Bartolo, nel Tarvisiano

Da Egger Alm la Traversata Carnica resta in quota e con percorso tortuoso di qua e di là del confine arriva a Passo Pramollo m 1530. Ma noi dobbiamo scendere al fondovalle a causa di un unico punto critico, l'attraversamento in costa di un ruscello. Dopo una buona pizza a Tröpolach prendiamo a risalire con una bella strada forestale dal fondo liscio e perfetttamente curato, fino ad arrivare alla Tröpolacher Alm, a m 1658, una grande malga con più di cento mucche. Il tempo è freddo e nebbioso e così il malgaro Siegfried stringe un po' i suoi animali per far posto a Perla e Terek Perla non gradisce affatto la mucca sua vicina e si impegna in una serie di attacchi contro la bovina. Gli umani alla Tröpolacher Alm trovano alloggio spartano ma cibo e bevande abbondanti e una calda e cordiale accoglienza.

Venerdì 21 agosto: una delle giornate salienti per la bellezza dei posti attraversati, questa volta tutti sul circuito originario. In questo tratto la dorsale si fa più dolce, prevalgono ampi pascoli su entrambi i versanti, e il sentiero attraversa lungamente in costa, con bellissimi panorami sulle montagne circostanti, bianche cime dolomitiche come la Creta di Aip, il monte Zermula, il Sernio, la Grauzaria, e più lontano verso Est l'intera catena delle Giulie. Le numerose malghe austriache offrono tutte, quale più quale meno, la possibilità di ristoro. Noi comunque dobbiamo tornare in Italia e pernottiamo alla malga Cason di Lanza, sull'omonimo passo a m 1552. I cavalli però devono dormire all'aperto perché le mucche italiane la notte non vengono mandate al pascolo ed a quanto pare non è previsto che si stringano un po' per fare posto agli... ospiti.

 Sullo sfondo la Creta di Aip

Sabato 22 agosto: meritato giorno di sosta per Perla e Terek, faticosa giornata di ricognizione per i cavalieri, in quanto ci troviamo di fronte a uno dei punti chiave, superato il quale la Traversata non porrà più grossi problemi. Forti scrosci di pioggi si alternano a sprazzi di sole, mentre la notte la pioggia scroscia scroscia scroscia... Per fortuna Perla e Terek sono ben protetti dalle loro coperte di lana e dall'impermeabile che non lascia passare nemmeno una goccia d'acqua.

Domenica 23: come sempre dopo il diluvio il sole. Con un bel percorso alterno di strade forestali, sentieri nel bosco e mulattiere aggiriamo completamente il monte Dimon, passiamo per Castel Valdajer, luogo in cui la nostra dimensione solitaria si interseca con quella chiassosa dei gitanti domenicali, e raggiungiamo nella nebbia il lago Dimon a m 1850. Da qui una traversata in costa un po' esposta ci porta sul versante di Malga Pramosio, m 1521, il cui gestore, Piero Screm, è un convinto sostenitore delle potenzialità dell'agriturismo per l'economia della montagna .

 Alla malga Cordin

Lunedì 24: tappa molto interessante e varia, su strade forestali. Con la strada bianca scendiamo a Timau m 816 e poi risaliamo sull'opposto versante della valle, verso il rifugio Marinelli, posto a m 2120, e poi ancora giù alla malga Morareto, m1682. Il più bel ricordo della giornata è però l'incontro, breve ma significativo, a malga Plotta, con i malgari Lino e Pietro Adami di Casanova di Tolmezzo, che monticano questa malga da ben 24 anni e ci accolgono con vera simpatia. Innegabilmente quello che ci pone in contatto immediato con queste persone sono l'amore per gli animali e la dimestichezza con essi.

Martedì 25 agosto: l'impraticabilità a cavallo del sentiero per il rifugio Lambertenghi ci costringe a scendere a Collina e poi a Forni Avoltri, per poi risalire nellla val Fleons. Visto il tempo bello decisiamo di accamparci presso la casera Sissanis, m 1530, ormai non più utilizzata per l'alpeggio. Perla e Terek pascolano a lungo con le pastoie, mentre noi accendiamo un grande fuoco e mangiamo pane formaggio tonno e cioccolata.

Mercoledì 26: un'altra tappa paesaggisticamente stupenda ma abbastanza delicata e che consigliamo solo a cavalieri esperti. Risaliamo lungamente la val Fleons al cospetto della mole del Peralba, ci inerpichiamo al passo Sesis m 2312, poi passiamo accanto al Rifugio Calvi, al Rifugio Sorgenti del Piave e infine arriviamo in val Visdende all'Agriturismo Malga Pramarino. Qui ci attende un ben triste spettacolo: sotto le tettoie che un tempo ospitavano le mucche, in poste corte e strette, con una profonda canaletta di cemento proprio dietro ai posteriori, passano le loro giornate gli sfortunati equini di uno dei tanti affittacavalli stagionali, e alcuni di essi sono talmente malridotti da reggersi in piedi a fatica.

 Discesa al rifugio Calvi

Giovedì 27: ci attende la cosiddetta "Strada delle malghe", un lungo itinerario che collega tra loro le numerose malghe adagiate sui pascoli alti della Val Visdende, quasi tutto su strada bianca tranne poche centinaia di metri su un sentiero stretto, esposto e malconservato. Nel pomeriggio si aprono le cateratte del cielo e dobbiamo chiedere ospitalità alla malga Dignas, rinunciando a valicare il passo Palombino m 2035 e ad arrivare a malga Melin, punto sosta prestabilito.

Venerdì 28: ripartiamo con un tempo splendido e un vento gelido (oltre i 2500 metri è nevicato). E' una delle tappe più belle. Oltre casera Melin m 1673 saliamo ai 2329 metri di passo Silvella con una strada bianca a pendenza costante, e contornando il Col Quaternà scendiamo alla malga Coltrondo, m 1879, al cospetto delle maestose Dolomiti di Sesto. Qui non essendoci né stanze né letti condividiamo la stalla con Perla, Terek e innumerevoli altri quadrupedi, caprini e bovini, che durante la notte ci rallegrano con il concerto, per altro gratuito, dei loro campanellini e campanacci. Sabato 29: per concludere in bellezza decidiamo di salire sulla cima del Monte Elmo (m 2434), la più occidentale vetta delle Alpi Carniche. Si tratta in gran parte di strada forestale, con qualche tratto di sentiero. Impieghiamo tutta la giornata, ma ne vale assolutamente la pena. Al ritorno cerchiamo ospitalità alla malga Nemes ma vedendo che gli attuali gestori non conoscono il significato di questa parola non riteniamo opportuno perder tempo a spiegargliela e ci guadagniamo così un altro concerto notturno gratuito alla malga Coltrondo.

E con questa ahimè un po' amara conclusione cala il sipario sull'Equitraversata Carnica ( anche se poi siamo ritornati a cavallo fino a casa via Comelico - Casera Razzo - Val Pesarina - Villa Santina) Abbiamo percorso da un capo all'altro la catena carnica, con soddisfazione e senza inconvenienti di sorta. Tuttavia il nostro itinerario rimane ancora da perfezionare ma soprattutto c'è bisogno della collaborazione degli enti locali per ripristinare in modo adeguato le mulattiere e i sentieri !

SCHEDA TECNICA DEL VIAGGIO

Durata totale del viaggio: dal 14 agosto al 3 settembre 1998

Durata della Traversata carnica: dal 18 agosto al 29 agosto

Giorni di sosta: uno

Alimentazione dei cavalli: 6 kg di avena al giorno, suddivisa in tre pasti, e fieno a volontà. Pascolo durante la sosta di mezzogiorno.

Ferratura: ferri con punte al vidia. Le ferrature hanno tenuto perfettamente per tutto il viaggio.

Mezzo d'appoggio: nessuno. Viaggio effettuato in perfetta autonomia con tutti i bagagli sui cavalli. Bagaglio: 20 kg di bagaglio per ciascun cavallo. Attrezzatura da bivacco: coperte di lana pesanti per i cavalli e impermeabile, sacco a pelo di piumino per noi. Niente tenda.

Punti sosta: malghe (molte con servizio di agriturismo)

I nostri cavalli: Perla, S.I. di dieci anni, e Terek anglo-arabo-sardo di sei anni.